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Coronavirus, come funziona l’autodichiarazione sugli spostamenti (FAQ)

30 Mar 2020 | Coronavirus

Cos’è l’autodichiarazione sugli spostamenti?

Sebbene il Dpcm e le seguenti Ordinanze regionali limitino fortemente gli spostamenti dei cittadini all’interno del territorio nazionale, con l’aggiunta della raccomandazione di rimanere a casa il più possibile, le persone possono continuare a spostarsi per lavoro, necessità o salute. Per fare ciò è necessario portare con sé l’autodichiarazione, il cui modulo si trova a questo link modello autodichiarazione versione 26 marzo. Il modulo va stampato, compilato in tutte le sue parti e conservato all’interno dell’automobile con cui ci si sposta oppure di portarlo con sé se ci si muove a piedi o con altri mezzi di trasporto (bicicletta, moto, etc).
Confartigianato Bologna Metropolitana consiglia di avere sempre con sé una copia “in bianco” dell’autodichiarazione, che si può compilare contestualmente al controllo delle forze di polizia.
Per qualsiasi dubbio o informazione i nostri uffici sono a tua disposizione su tutto il territorio metropolitano.

Quando mi posso spostare?

Quattro sono i motivi per i quali ci si può spostare dal proprio domicilio, fermo restando il consiglio di evitare giri inutili e assembramenti di persone.

1 – comprovate esigenze lavorative: andare e tornare dal proprio lavoro.
Per questo frangente è fortemente consigliata la presenza, sul mezzo con cui ci si muove, di un documento che accompagni l’autodichiarazione, in cui l’azienda invita il lavoratore ad andare a lavorare o conferma la necessità di presenza del lavoratore in un determinato luogo.

2 – situazioni di necessità: ad esempio andare a fare la spesa, acquisti di prima necessità o necessità di assistenza famigliare ad anziani o minori.

3 – per motivi di salute: visite o esigenze sanitarie.

4 – rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza. Ad esempio un abitante di Bologna può rientrare a casa propria qualora si trovi fuori dal proprio comune oppure in territorio comunale ma lontano dalla propria abitazione. Una volta rientrato si potrà poi spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Cosa devo fare se sono un libero professionista?

Per i liberi professionisti valgono le regole di cui sopra e gli spostamenti devono avvenire per comprovate esigenze lavorative. Oltre all’autodichiarazione è consigliabile portare con sé, un documento che possa dimostrare la reale necessità lavorativa dello spostamento.

Cosa devo fare se sono un lavoratore dipendente?

Per i lavoratori dipendenti valgono le regole di cui sopra e gli spostamenti devono avvenire per comprovate esigenze di lavoro. Oltre all’autodichiarazione è consigliato avere con sé un documento che certifichi che l’azienda non ha predisposto sistemi di smart working e che la presenza del lavoratore sul posto di lavoro è necessaria. 

I corrieri possono circolare?

Si. Possono circolare non essendoci una limitazione al trasporto delle merci. Ciò rientra nelle comprovate esigenze lavorative.

Posso uscire per una passeggiata o per fare sport all’aperto?

La nuova Ordinanza regionale, in vigore fino al 3 aprile, limita l’uso della bicicletta, consentito esclusivamente “per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche”: quindi ragioni di lavoro, di salute o altre necessità, come ad esempio gli acquisti di generi alimentari. Identica limitazione per gli spostamenti a piedi. Un’unica deroga è possibile: se la motivazione è legata alla necessità di praticare attività motoria, come ad esempio una passeggiata per ragioni di salute, oppure l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche. In casi alternativi si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione. È comunque consigliato avere con sé una copia dell’autodichiarazione da mostrare a un eventuale controllo delle forze di polizia.

Devo fare la spesa, ho bisogno dell’autodichiarazione?

Occorre tenere presente che nelle intenzioni delle ordinanze emanate vi è la necessità di evitare spostamenti inutili e assembramenti. Questo porta a consigliare di fare la spesa nel supermercato più vicino a casa oppure nelle botteghe del centro storico o del quartiere. È sempre consigliato avere con sé l’autodichiarazione, sia che ci si sposti in automobile sia che ci si sposti a piedi o con altri mezzi (bicicletta, moto, etc).

Posso uscire a fare shopping?

Si può uscire per fare acquisti solo di materiali o prodotti di prima necessità, anche se diversi dagli alimentari.

Posso portare i miei figli ai nonni che abitano in un altro comune?

Si. Il caso rientra nelle “situazioni di necessità”.

Posso andare a casa dei miei nipoti per badarli mentre i loro genitori sono al lavoro?

Si. Il caso rientra nelle “situazioni di necessità”.

Posso andare a casa dei miei cari anziani per assisterli?

Si. Il caso rientra nelle “situazioni di necessità”, sebbene sia consigliato il minor contatto possibile con le persone anziane, per evitare eventuali contagi.

I miei figli abitano lontano da me (divorziato, separato, etc). Posso andare a trovarli?

Si. Tali spostamenti sono consentiti, nell’ambito di quanto deciso dal giudice nei provvedimenti di separazione o divorzio.

Se mi fermano e non ho il modulo, cosa succede?

La polizia ha i moduli con sé. È quindi possibile compilare l’autodichiarazione durante il controllo. È comunque consigliato rifornirsi di un modulo “in bianco” e del documento che certifichi la reale necessità di spostamento per motivi di lavoro da parte dell’azienda del dipendente o del cliente del libero professionista, a supporto dell’autodichiarazione.

Sono previsti posti di blocco? 

Non sono previsti posti di blocco, essendo le regole valide su tutto il territorio nazionale. 

Come si svolgono i controlli?

La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo delle strade e del territorio vigilano sull’osservanza delle regole. Possono dunque fermare le automobili come durante un normale controllo stradale.

Come funzionano i controlli sulle autostrade?

Funzionano come di consueto e sarà compito della polizia stradale effettuare la verifica dell’autodichiarazione.

Come funzionano i controlli nelle stazioni ferroviarie?

Per le stazioni ferroviarie sono previsti i normali controlli della polizia presente sul posto. A tale riguardo in alcune stazioni saranno effettuate verifiche rapide sullo stato di salute dei viaggiatori da parte della polizia ferroviaria in collaborazione con il personale FFSS e delle autorità sanitarie.

Come funzionano i controlli negli aeroporti?

I passeggeri in partenza devono esibire la certificazione assieme ai documenti di viaggio. I passeggeri in arrivo devono motivare lo scopo del viaggio in fase di ingresso.

Come fa la polizia a controllare se ho detto la verità?

La polizia può effettuare controlli anche successivi, verificando che quanto è stato dichiarato appartenga davvero a una delle quattro casistiche “esigenze lavorative”, “situazioni di necessità”, “motivi di salute” e “rientro presso il proprio domicilio” (ad esempio possono accompagnare la persona fermata al posto di lavoro, per verificare quando dichiarato durante il controllo). Per questo motivo si consiglia di accompagnare, per il primo caso, l’autodichiarazione con un documento che certifichi la reale esigenza lavorativa per lo spostamento, preparata dall’azienda per il lavoratore dipendente o dal cliente per il libero professionista.

Cosa succede se non ho detto la verità?

In caso di violazione delle ordinanze o limitazioni, il reato previsto è regolato dall’articolo 650 del codice penale: inosservanza di un provvedimento di un’autorità. Tale reato prevede l’arresto fino a tre mesi o una multa fino a 206 euro. In caso di danno alla salute (contagi rilevati) derivanti dall’inosservanza delle misure di tutela previste, il reato potrebbe aumentare di gravità.

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