Il Comune di Castel San Pietro Terme ha pubblicato, giovedì 2 novembre 2023, un avviso pubblico per assegnare contributi destinati a interventi di riqualificazione e miglioramento per un ammontare complessivo di 100 mila euro.
Come inviare la domanda di partecipazione
Le domande di contributo si possono presentare fino al 2 dicembre 2023.
Le domande devono essere redatte utilizzando il modello pubblicato on-line e inviate, con i relativi allegati, al Comune di Castel San Pietro Terme, esclusivamente per via telematica, tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) in forma di documento informatico non modificabile (pdf), sottoscritto dal titolare o dal legale rappresentante dell’impresa richiedente, oppure dal procuratore, all’indirizzo PEC: suap@pec.cspietro.it indicando nell’oggetto del messaggio “Domanda avviso pubblico assegnazione contributi alle imprese – anno 2023”.
Chi può partecipare al bando
Possono fare domanda piccole e micro imprese di commercio al dettaglio, somministrazione di alimenti e bevande e artigianato di servizio alla persona, con sede operativa nel territorio comunale e con locali al piano terra che si affacciano con vetrine su area pubblica o privata gravata da pubblico passaggio. Dovranno essere attive e regolarmente iscritte alla CCIAA, nel pieno dei loro diritti e non trovarsi in stato di liquidazione/fallimento o essere soggette a procedure concorsuali. Inoltre non devono avere in corso procedimenti sanzionatori comunali e comunque essere in regola con il pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie, dei canoni e dei tributi locali riferiti all’esercizio dell’attività.
Quali sono le spese ammesse al bando
Il contributo, a fondo perduto, può riguardare le iniziative realizzate dall’1 gennaio 2023 e ultimate e fatturate entro la data del 31 dicembre 2023. Sono ammissibili a contributo le spese sostenute e regolarmente pagate/saldate entro il 30 aprile 2024, al netto di IVA, bolli, spese bancarie d’incasso ecc.. Il contributo non potrà superare i 10mila euro per ogni richiedente, con un minimo di spesa di mille euro al netto di IVA, e comunque mai superiore al cinquanta per cento delle spese al netto di IVA sostenute dal richiedente.